CBD nel trattamento dell’epilessia: efficacia e sicurezza nelle sperimentazioni cliniche
IRCCS Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo (ME) :l‘uso del CBD potrebbe rappresentare una speranza per i pazienti resistenti ai farmaci antiepilettici convenzionali.
l’IRCCS Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo ad aprile del 2019 ha pubblicato, sulla rivista scientifica “molecules”,una revisione di studi sull “Uso del CBD nel trattamento dell’epilessia :efficacia e sicurezza nelle sperimentazioni cliniche”.
Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare l’uso del CBD, oltre ai comuni farmaci antiepilettici, nell’epilessia severa resistente al trattamento attraverso una panoramica della letteratura recente e studi clinici volti a studiare gli effetti del trattamento con CBD in diverse forme di epilessia.
La cannabis sativa L. è un’antica pianta medicinale dalla quale vengono estratti oltre 100 cannabinoidi.Tra questi, i più studiati sono Δ 9 -tetraidrocannabinolo (Δ 9 -THC), un composto psicoattivo, e il CBD, un fitocannabinoide non psicotropo .ll cannabidiolo è uno dei cannabinoidi ad azione non psicotropa, estratto dalla Cannabis .
Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha mostrato interesse per questo composto grazie al suo buon profilo di sicurezza e alle sue proprietà neuroprotettive in diverse malattie neurodegenerative, tra cui lasclerosi laterale amiotrofica, Parkinson’s, Huntington’s e Malattie di Alzheimer.Questa azione neuroprotettiva è dovuta alla sua proprietà anti-infiammatoria e antiossidante .Diversi studi hanno confermato la sua efficacia nel trattamento delle crisi epilettiche, specialmente in età pediatrica .
Nel 2016, i primi risultati degli studi clinici di fase III hanno mostrato effetti benefici del CBD in disturbi convulsivi resistenti al trattamento, tra cui la sindrome di Lennox-Gastaut e le sindromi di Dravet .
L’epilessia è una malattia neurologica cronica.Circa il 30% dei pazienti con epilessia è affetto da epilessia resistente al trattamento a causa del fallimento delle comuni terapie antiepilettiche .Questa forma di epilessia è caratterizzata da crisi ricorrenti che influenzano negativamente la qualità della vita. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’epilessia colpisce oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo.
I risultati degli studi scientifici ottenuti finora sull’uso del cannabidiolo nelle applicazioni cliniche potrebbero rappresentare una speranza per i pazienti che sono resistenti a tutti i farmaci antiepilettici convenzionali. Questo studio è stato supportato dall’attuale fondo di ricerca 2019, del Ministero della Salute.
Redattori accademici: Raffaele Capasso e Lorenzo Di Cesare Mannelli
autori:Serena Silvestro,Santa Mammana,Eugenio Cavalli,Placido BramantieEmanuela Mazzon IRCCS Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo”, Via Provinciale Palermo, Contrada Casazza, 98124 Messina, Italia
https://doi.org/10.3390/molecules24081459
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