Emergenza Covid-19: forniture di cannabis a rischio in Italia

L’Emergenza Coronavirus mette a rischio le forniture di cannabis medica in tutta Italia e la continuità terapeutica di molti pazienti.
Emergenza Covid-19

L’emergenza Coronavirus mette a rischio le forniture di cannabis medica in tutta Italia, rischiando di lasciare molti pazienti senza continuità terapeutica se le Istituzioni non prenderanno provvedimenti urgenti.

Mentre per tutti i farmaci si è resa obbligatoria la ricetta medica elettronica – cosiddetta ‘dematerializzata’ – tramite e-mail o con messaggio sul telefono senza più la necessità di recarsi fisicamente presso l’ambulatorio senza portare in farmacia il promemoria cartaceo e l’aifa ha esteso i piani terapeutici per 90 giorni, per i pazienti che utilizzano preparati galenici a base di cannabis la situazione è peggiorata.

“I pazienti sono costretti a recarsi dal proprio medico di base o alla terapia del dolore ospedaliera per ritirare la ricetta e inviarla alla farmacia di riferimento che molte delle volte si trova lontano dal territorio di appartenenza quindi deve spedire tramite raccomandata o fare molti km per la ricetta-commenta Santa Sarta Vicepresidente del Comitato Pazienti Cannabis Medica-come sempre noi pazienti in cura con cannabis medica siamo considerati pazienti di serie B e veniamo completamente abbandonati a noi stessi.”

“Sono parecchie le segnalazioni che ci arrivano da tutta Italia sopratutto dalle zone più colpite da questa emergenza come Veneto, Piemonte, Lombardia,e Marche –prosegue Santa Sarta– e non è solo questo il problema, infatti molte università che si occupavano di analizzare i preparati in questo momento o sono chiuse o sono impegnate ad analizzare i tamponi per l’emergenza e molti pazienti sono già rimasti senza terapia.”

“Ricordiamo che i pazienti in cura con questo tipo di terapie sono persone molto fragili,con patologie gravi, immunodepressi, e ci sono molti bambini fra di loro. Ci sembra davvero assurdo che le istituzioni non abbiano preso provvedimenti per assicurare loro le cure in sicurezza come è stato fatto per tutti gli altri tipi di farmaci.”

In America Stato dopo Stato, i governatori e i funzionari della sanità pubblica ritengono che le attività di Cannabis sono operazioni “essenziali” che possono rimanere aperte tra chiusure forzate legate al coronavirus. I fornitori di cannabis in molti stati sono ritenuti membri vitali della comunità che forniscono un servizio prezioso alla pari con la raccolta di farmaci da prescrizione in farmacia o il rifornimento di auto in una stazione di servizio.

I pazienti e i sostenitori della cannabis medica in America hanno spinto i politici a non chiudere completamente i dispensari di cannabis. “Chiudere i dispensari, lascerebbe centinaia di migliaia di pazienti bloccati senza accesso alla medicina, e molti non avrebbero altra scelta che rivolgersi al mercato illecito.”

La cannabis medica può essere utile per il rafforzamento del sistema immunitario. I cannabinoidi sono indicati per il trattamento dei sintomi influenzali (proprio come l’aspirina), e sono privi di effetti collaterali.

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